Il complesso edificatorio, costituito da muratura portante in mattoni pieni e tratti residuali in pietra, è situato in pieno centro storico ad Ancona: noto come “Palazzo Pichi”. L’edificio, che in numerosi ambienti risulta di fatto inutilizzato, ospita attualmente due principali destinazioni d’uso e segnatamente gli uffici amministrativi Erdis e appartamenti per studenti attualmente disabitati; per il resto risultano presenti altri locali, come magazzini o stanze destinate alle attività di ritrovo studentesche, che rappresentano una piccola volumetria nel contesto generale che sviluppa approssimativamente circa 18.000 mc.
Il complesso ha subito numerose trasformazioni strutturali negli anni che hanno prodotto consistenti variazioni della distribuzione dei maschi murari. Le principali vulnerabilità erano dovute alla presenza di murature a sacco con paramenti poco collegati, indebolite localmente dalla formazione di numerose nicchie e alla mancanza di ammorsamento in corrispondenza soprattutto dei solai di piano, realizzati con cordoli in breccia, i quali hanno generato potenziali fenomeni di martellamento strutturale tra impalcato e paramento esterno della muratura.
Per sanare le vulnerabilità che hanno generato effetti di meccanismi locali, si sono proposti interventi con l’obiettivo di ricostruire l’integrità della scatola muraria, così da far riacquistare matrice resistente attraverso la tecnologia dell’intonaco armato. La proposta di consolidamento delle strutture è passata attraverso una progettazione integrata che ha coinvolto tecnici di ogni componente specialistica che ha composto l’opera (edilizie, strutturali, impiantistiche).